Fulvia barchetta

Cesare Fiorio e Claudio Maglioli decisero di modificare una Fulvia Coupé per correre nella categoria Sport al posto della Fulvia Sport che si era rivelata troppo fragile e poco aerata.

Il telaio venne accorciato ed il tetto eliminato lasciando solo un piccolo parabrezza.
La prima carrozzeria venne derivata da un prototipo Rallye HF con motore speciale (1,401 litri di cilindrata e 145 CV) utilizzato al Tour de Corse del 1967 e alla Targa Florio 1968.

Il motore adottato fu dall'inizio un 1.6 HF con 145 CV a 7.000 giri/minuto che successivamente raggiunse 162 CV nell'ultima evoluzione; tutti i motori utilizzavano uno speciale collettore d'aspirazione per diminuire l'altezza del cofano motore.

L'auto era nota come F&M Special e venne realizzata in tre esemplari, di cui l'ultimo aveva una carrozzeria in peralluman molto essenziale.
Esse presero parte a molte competizioni Sport su circuito e molte gare in salita con apprezzabili risultati.

Non bisogna dimenticare la notevole esperienzaBarchetta Tarantino Sgarlata. con fatta dal preparatore siciliano Tarantino per il pilota Sgarlata. Si tratta di una Fulvia 1,3 HF privata del tetto, a cui era stato anche accorciato il passo di ben 150 mm che corse alla Targa Florio del 1972.

Alcuni appassionati hanno costruito repliche, alcune delle quali particolarmente fantasiose e lontane dalla realtà.

F&M Special

T&S